L'asino, Equus asinus della famiglia Equidae emette un suono che comunemente è chiamato ragliare che non è altro che un insieme di ragli vale a dire di suoni acuti e suoni bassi alternati tra loro che viene rappresentato con il classico ih oh, ih oh, ih ho. Può ragliare per tante ragioni: perché ha fame, quando è solo, quando vuole segnalare qualcosa che non va. Di seguito riportiamo il verso emesso da un asino adulto:
Anche la voce è una manifestazione della corporeità. Anche se il canto è immateriale, è soltanto una vibrazione, tuttavia trova nel corpo la sua origine. Nella nostra società, caratterizzata dalla rimozione della corporeità e dalla proibizione del contatto fisico, sempre più è forte il bisogno di contatto e il bisogno di recuperare, attraverso la corporeità, sicurezza di sé e delle sensazioni che si provano, spontaneità nelle azioni e nei movimenti, autenticità nei sentimenti.
Verso Dell'asino Da Scaricare
E quando verso la fine del suo calvario di asino Lucio avrà quella piccante avventura con la matrona, dimostrerà ancora una volta il suo basso profilo maschilista, benché nel frattempo avesse conosciuto la storia di Amore e Psiche.
Rosso Malpelo è probabilmente la novella più famosa di Giovanni Verga. Attraverso la presentazione di un giovane personaggio della classe umile siciliana, Verga ci offre un esempio perfetto della sua poetica verista.
Di seguito è possibile consultare e scaricare opuscoli, depliant, guide, manuali e altri volumi, raggruppati per tematica, di cui la Sezione Gestione sostenibile e tutela delle risorse forestali e naturali ha direttamente, o in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati, curato la redazione e finanziato, in molti casi, la pubblicazione.
Unica, anche, abbiamo scritto. Perché non ci viene in mente nulla di paragonabile a questa riscrittura della tradizione territoriale operata in un singolo locale e partendo da così pochi riferimenti nel recente passato. Anche in altre regioni i cuochi dell'oggi esplorano spesso le proprie radici gastronomiche. Ma è in genere un lavoro a più voci e che continua una linea già tracciata nei decenni scorsi. Pensiamo alle Langhe, alla Sicilia, alla Costiera Amalfitana... In Liguria, almeno a livello di alta cucina, si parte molto più indietro, e Servetto è un navigatore incolpevolmente piuttosto solitario (ci sono altri chef liguri che stimiamo molto, come Marco Visciola. Ma la loro ricerca si dirige verso altri approdi).
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